Ai visitatori viene proposto un percorso guidato attraverso secoli di storia ( i sotterranei di Palazzo Civico risalgono alla metà del Diciassettesimo secolo), sino alla drammatica fisicità del lungo tunnel, in forte pendenza, che introduce allo stanzone in cemento armato, dieci metri sotto il livello del suolo. Una cellula di sicurezza che in caso di incursioni aeree poteva ospitare circa cinquanta persone, ossia il corpo di guardia del palazzo e la sezione dei Vigili del Fuoco in essa distaccata. Una capienza apparentemente inadeguata, ma occorre considerare che le incursioni aeree venivano generalmente effettuate in orario notturno, quando il personale degli uffici non era in servizio. Il rifugio era stato dotato di porte blindate (realizzate allora dalla Fichet, che costruiva anche casseforti), servizi igienici e un generatore di elettricità d’emergenza, azionato a pedali in caso venisse meno la corrente a causa del bombardamento. Il rifugio è già stato visitato da migliaia di persone, in gran parte ragazzi e ragazze delle scuole medie e superiori. Da questo mese, le visite riprendono ogni quarto martedì del mese, dalle 9.30 alle 12.30 (11.30 per le scuole), con gruppi scaglionati ogni mezz’ora. Per prenotazioni e informazioni, iniziative.istituzionali@comune.torino.it oppure 011.011.24012-22547-22819-22063.
Claudio Raffaelli
testo e foto cittAgora