Vivatorino

Tajarin, plin, agnolotti, ravioli, gnocchi ossolani: la pasta piemontese, è tra la più amate in Italia.

35844067 - raw agnolotti pasta on cutting board.

Le famiglie italiane spendono all’anno quasi quattro miliardi di euro per mettere nel carrello la pasta, in tutte le sue varianti, uno dei simboli della Dieta mediterranea e del Made in Italy in tutto il mondo. E’ quanto emerge ad una analisi di Coldiretti su dati Istat diffusa in occasione del World Pasta Day che si festeggia il 25 ottobre in tutto il mondo.

In Piemonte soprattutto per le festività o per la domenica è d’uso comune preparare la pasta fresca. Le varie tipologie di pasta si differenziano per forma e ripieno che, solitamente, contempla la carne, il formaggio, la verdura.  Ogni provincia ha le sue peculiarità, ma il Piemonte viene sicuramente ricordato per i plin, nome dialettale che significa pizzicotto, ovvero il gesto che bisogna fare per chiudere la pasta.

“Attraverso la pasta in Piemonte valorizziamo altre produzioni del territorio come la carne da cui si preparano gli arrosti che, solitamente, riempiono gli agnolotti e le uova, fondamentali per i tajarin, ma anche le verdure e i formaggi con cui si condiscono i nostri piatti – fanno notare Cristina Brizzolari, Presidente di Coldiretti Piemonte, e Bruno Rivarossa, Delegato Confederale -. L’importante è che venga usato grano italiano vista l’invasione di prodotto straniero che colpisce duramente i produttori nazionali, facendo crollare i prezzi di circa il 10% sia per il grano duro che per quello tenero, secondo l’analisi Coldiretti su dati Ismea. A tal proposito, la novità degli ultimi anni è rappresentata dall’arrivo sul mercato di pasta 100% italiana, fatta con grano rigorosamente di origine nazionale, che si sta diffondendo con il coinvolgimento dei principali brand del settore”.

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