Tra le mansioni più richieste: addetti al servizio vigilanza, assistenza clienti back office, mascotte, operatori giostre, addetti giochi a premio, personale dedicato alla ristorazione, tecnici manutentori, oltre a un responsabile e un coordinatore per il settore pulizie e mantenimento parco, un geometra per l’ufficio tecnico, un tecnico IT junior e uno stage in area marketing e CRM. Per la maggior parte delle posizioni non sono necessarie competenze particolari, se non attitudine al sorriso e al lavoro di gruppo, voglia di mettersi in gioco e conoscenza dell’inglese per alcuni incarichi a contatto con il pubblico: per i giovani alle prime armi, Leolandia predispone corsi di formazione propedeutici all’inserimento in organico. Da segnalare anche la possibilità di candidarsi scegliendo la voce “Prima Esperienza Lavorativa” e lasciando alla fase dei colloqui l’identificazione delle attività più adatte in base alle proprie inclinazioni personali, attitudini e talenti. L’impegno è reciproco: in aggiunta alle garanzie contrattuali, Leolandia offre una buona flessibilità nella selezione dei turni di lavoro e una serie di benefit, inclusi abbonamenti e ingressi gratuiti da condividere con parenti e amici, servizi a tariffe agevolate, convenzioni con partner esterni, team building e momenti di socializzazione con gli altri dipendenti. L’obiettivo è che i ragazzi, una volta entrati nello staff di Leolandia, siano incentivati a proseguire l’esperienza lavorativa in un contesto stimolante e divertente. Nel lungo termine, Leolandia punta a fidelizzare la forza lavoro, con il duplice vantaggio di ridurre la rotazione del personale stagionale e offrire, a chi lo desidera, una prospettiva di impiego stabile, in vista del potenziamento del parco in programma nei prossimi anni. Giuseppe Ira, Presidente di Leolandia, dichiara: “Il mercato del lavoro è cambiato ed è necessario che le aziende tengano in considerazione la domanda di benessere e di realizzazione individuale che oggi è imprescindibile per le nuove generazioni. Lontano dai luoghi comuni che vedono i giovani svogliati e fannulloni, le aziende devono promuovere un cambiamento culturale basato sulla valorizzazione delle persone, attraverso la creazione di ambienti di lavoro in cui ciascuno possa esprimere al meglio il proprio potenziale, contribuendo in modo autentico al successo collettivo”. |