Abdelghani Abbou, trentatreenne marocchino proveniente da Casablanca, ci racconta come sia venuto in Italia, nascondendosi dentro un container di una nave, con l’obiettivo di aprire una palestra dove insegnare l’arte della thai boxe ai giovani, che si trovano a vivere in situazioni di disagio di vario tipo.
Figlio di una famiglia di commercianti, è arrivato in Italia nel 2001 e ha scelto di venire proprio a Torino, perché pensava di trovarci suo fratello, invece si ritrovò a girovagare per le strade.
Pur avendo vinto due campionati italiani di muay thai e avendo alle spalle una bella famiglia composta da due bambini e moglie italiana, Abdel non ha dimenticato le sue notti in cerca di un posto dove poter dormire ed è lui stesso che ce lo ricorda: “Non avevo un tetto e nessuno che mi potesse accogliere”. Questo, capendo la situazione attuale e vedendo in giro per il centro (e non solo) diverse persone senza una fissa dimora, gli ha fatto tornare in mente le notti in cui si trovava in difficoltà e, per cercare di fare in modo di attenuare il fatto che la sua medesima storia si ripetesse nel presente, ha deciso di fare un gesto benevolo, comprando e consegnando dieci sacchi a pelo ai senzatetto che vivono sotto i portici di Via Roma e vicino alla stazione di Torino Porta Nuova.
La prima settimana fu per lui durissima: “Di notte avevo paura. Camminavo guardando le luci di questa città magica” dichiara, in compagnia della nonna di sua moglie, ma poi ci racconta anche che, quando ha letto la notizia di quei clochard morti di freddo, ha deciso di fare qualcosa, perché “tutti dovremmo impegnarci!”, dicono in coro con entusiasmo e da questo, che è scaturito il tutto.
La sua prima neve l’ha vista proprio a Torino, come il forte freddo che si respira in questi giorni e, siamo felici di comunicarvi infine che, Abdel l’anno scorso ha realizzato il suo sogno aprendo una palestra in zona Barriera di Milano, dove insegna ai giovani l’arte della thai boxe.
Servizio a cura di Antonello Preteroti