Torino in tutto il mondo è conosciuta come la città con i Portici piu’ lunghi d’Europa. Infatti essendo residenza della famiglia nobile dei Savoia gli architetti pensarono che mai nessun nobile doveva rischiare di bagnarsi il capo o prendere troppo sole durante il passeggio delle giornate estive, fu cosi che buona parte delle vie principali del centro storico vennero portificate.
Portici anche presenti nel “salotto d’Italia” Piazza San Carlo dove si incontra una curiosa effigie, raffigurante un toro dorato in basso rilievo.
Avete sicuramente capito che stiamo parlando del Toro (simbolo della città) che si trova davanti il famoso “Caffe Torino“. Quante volte ci siamo passati e quante volte abbiamo notato nel frettoloso e composto passeggiare delle persone quell’immancabile voglia di calpestare gli attributi dell’animale.
Perchè questa tradizione? Fin dal 1930 anno dell’installazione delloperà per motivi non del tutto chiari si iniziò a pensare che passare sul toro, compiere un giro di 360′ in senso orario con un piede e l’altro alzato sul ginocchio fosse per chiunque lo facesse un gesto propiziatorio di fortuna.
Ma attenzione! Non bisongna compiere l’operazione sopra descritta in un punto qualsiasi, ma precisamente all’altezza dei testicoli.
Ora quando sarete di nuovo nella piazza potete fermarvi e vedere quanti realmente compiono in maniera corretta l’esatta sequenza del gesto portafortuna. Il nostro consiglio magari è quello di prendere una buona cioccolata calda nello storico “Caffè Torino” sedervi nei tavoli esterni al locale e godervi lo spettacolo.
Questa tradiozione è molto cara ai Sabaudi, che probabilmente nel passare dal Caffè Torino non fanno, ma sicuramente l’occhio lo fanno sempre cadere sugli attributi del toro e guardano sperando che qualcuno faccia il gesto nella modo magari plateale ma di fatto corretto e quindi portafortuna!