Vivatorino

Il “Caval ëd Bronz” il simbolo piu’ elegante di Torino

Immagine Rolando Cavallo

Al centro di piazza San Carlo “il salotto d’Italia”  il monumento equestre in bronzo realizzato nel 1838 da Carlo Marochetti che raffigura Emanuele Filiberto è uno dei simboli piu’ fotografati dai turisti ed è presente nel cuore di ogni torinese che rammenta le icone della propria città.
Il monumento per l’imponenza e la maestosità, venne considerato degno di rivaleggiare con le più famose sculture equestri di Bartolomeo Colleoni o del Gattamelata.
La statua equestre del Duca si erge al centro della piazza con particolare imponenza. Ritrae Emanuele Filiberto nell’atto di ringuainare la spada dopo la gloriosa vittoria ottenuta nella Battaglia di San Quintino, alla quale alludono i sottostanti bassorilievi. La statua poggia su un piedistallo in granito rosso di Baveno, con intagli di bronzo che ornano la base e la cimasa; su ogni lato è presente lo stemma sabaudo con la corona ducale.

Se la statua è stata fusa dal Marochetti a Parigi, il basamento è invece stato curato a Torino, dal Bonsignore. I due bassorilievi che lo ornano raffigurano due atti delle guerre d’Italia a cui partecipò il duca Testa di Ferro: quello ad ovest descrive la Battaglia di San Quintino, quello ad est la pace di Cateau-Cambrésis.

Alla sera il monumento è illuminato da uno speciale impianto luci, progettato da Richi Ferrerò e realizzato dai tecnici IRIDE.

Il monumento venne fuso a Parigi ed esposto per due mesi nel cortile del Museo del Louvre, quindi trasportato a Torino e qui inaugurato il 4 novembre 1838.

Il 21 e 22 settembre 1864 il monumento si trovò al centro della Strage di Torino e ancora oggi alla base del monumento, specialmente sul lato che volge alla stazione di Torino Porta Nuova, si possono vedere i fori delle pallottole che furono sparate contro i manifestanti disarmati.

Durante la seconda guerra mondiale questo monumento fu smontato e portato a Santena, nel parco del castello dei Benso di Cavour.

 

 

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