Lutto nel mondo della televisione per la scomparsa di Felice Tortorella, meglio noto come Cino, lo storico conduttore de “Lo Zecchino d’Oro“, trasmissione TV tra le più seguite e amate dai bambini.
A comunicare la triste notizia è stata la figlia Chiara, la quale ha rilasciato una breve intervista al Tgcom24, esprimendo le seguenti parole:
“Con enorme commozione vi confermo che il nostro papà ci ha lasciati questa mattina nel modo più sereno possibile e pieno di affetto attorno a sé: i suoi quattro figli e sua moglie lo hanno accompagnato fino all’ultimo momento. Cercheremo di far sapere a chiunque sia cresciuto con lui come salutare il mio papà.”
Autore e regista, con i suoi personaggi più celebri, ovvero “Topo Gigio“ ed il Mago Zurlì, Tortorella è riuscito a coinvolgere e, al contempo, far appassionare molte generazioni di giovani ragazzi e adolescenti.
Tutto nasce dal fatto che, una volta terminati gli studi universitari, viene ammesso alla Scuola d’Arte Drammatica del Piccolo Teatro di Milano, fondata da Giorgio Strehler, dove, nel 1956, mette in scena una pièce teatrale per ragazzi dal titolo “Zurlì, mago Lipperlì“, dalla quale venne tratta, in un secondo momento, la sceneggiatura del suo primo programma televisivo “Zurlì, mago del giovedì“, andato in onda a partire dal 1957 e che lo vide entrare per la prima volta direttamente “nella casa” di tutti gli italiani. Solo due anni dopo, fa nascere da zero una nuova manifestazione canora, che lo renderà ancora più celebre di quanto già stava diventando: la trasmissione TV in questione è “Lo Zecchino d’Oro“, la quale va in onda per la prima volta quello stesso anno, vale a dire nel 1959.
Tortorella condusse “Lo Zecchino d’Oro” fino al 2008, arrivando a un totale di ben 51 edizioni fatte, che gli valsero, nel 2002, l’ingresso nel Guinness dei primati per aver presentato lo stesso spettacolo più a lungo di chiunque altro al mondo. Nello show ha impersonato, fino al 1972, il ruolo del famoso Mago Zurlì, indossando soltanto una sorta di mantella azzurra e tenendo con sé una bacchetta, al fine di fare dei simpatici siparietti con “Topo Gigio“.
Anche l’Antoniano ha voluto ricordare a suo modo la scomparsa di Tortorella, come segue:
“Ci stringiamo attorno alla famiglia di Cino Tortorella, che vogliamo ricordare con la sua calzamaglia azzurra mentre sorride immerso tra i bambini. Il 60° Zecchino d’Oro, in programma in autunno, sarà senz’altro occasione di ricordarlo nel modo migliore. Ideatore di una trasmissione che continua ad andare in onda dopo sessant’anni, creando ogni anno un repertorio sempre più vasto di canzoni per l’infanzia, Cino fu anche promotore del Fiore della Solidarietà, oggi Cuore dello Zecchino d’Oro, progetto a sostegno dei più bisognosi che ogni edizione si accompagna al premio musicale, e che ancora oggi è attivo ogni giorno grazie al lavoro di Antoniano onlus.”
Tra le altre cose, era anche appassionato ed esperto di enogastronomia e, il prossimo giugno, avrebbe compiuto 90 anni.
Servizio a cura di Antonello Preteroti