La Fiat 500 rappresenta per il marchio fondato da Giovanni Agnelli il modello di maggior successo, non solo per i numeri, ma per quello che ha rappresentato e tuttora rappresenta in 60 anni di storia. Nata nel 1957, dodici anni dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale, fu uno dei principali simboli del primo boom economico, che l’Italia vivette.
LA STORIA DELLA 500
Dato che la Fiat 600, venduta all’epoca a 590.000 lire, non era alla portata di tutti, si pensò di realizzare un’auto in grado di essere acquistata anche dalle famiglie operaie e dalla classe media. Così prese vita la Nuova 500, denominata in questo modo perché la sigla “500” era già stata utilizzata per il modello del 1936, conosciuto come la Topolino, la novità firmata Fiat aveva un prezzo di listino di 490.000 lire, pari a circa 13 stipendi di un operaio di allora, ed era caratterizzata da una lunghezza pari a 2,97 metri, due sedili anteriori e un tetto in tela.
La prima volta che venne mostrata ufficialmente a Torino risale al 4 luglio 1957, ma l’accoglienza da parte del pubblico fu tutt’altro che entusiasta, anche a causa dell’elevato prezzo iniziale, e la Fiat dovette correre subito ai ripari. Nel novembre dello stesso anno, la Nuova 500 venne commercializzata in due versioni: la versione Economica, venduta a 465.000 lire, e quella Normale, a 490.000 lire. Quest’ultima migliorata su diversi aspetti, a partire dall’abitacolo per quattro persone, e non più per due, fino ad arrivare alla motorizzazione portata a 15 cavalli, che permetteva alla 500 di raggiungere i 90 km/h.
I VARI MODELLI DELLA 500
L’anno seguente alla presentazione, il 1958, fu l’anno di debutto della Nuova 500 Sport, proposta in due varianti: una con tetto rigido, quindi chiusa, venduta a 560.000 mila lire, e una con mezzo tetto in tela, a 495.000 lire. Oltre alla livrea bicolore, la cilindrata salita a 499,5 cm³ e le tante modifiche apportate al motore portano la potenza dell’auto a 21.5 cavalli e la velocità massima ad oltre 105 km/h. Subito dopo, nel 1959, arrivarono i modelli “Trasformabile” e “Tetto apribile”, mentre nel 1960 debuttò la 500 Giardiniera.
Più lunga di oltre 20 centimetri rispetto al modello standard, arrivata ai 3,185 metri, la Giardiniera presentava una carrozzeria ampiamente rivisitata: la novità principale si nascondeva sotto il pianale di carico, dove batteva il motore definito “a sogliola”, realizzato da Dante Giacosa. Grazie a nuove soluzioni tecniche, come i cilindri posti orizzontalmente e la ventola radiale, la 500 Giardiniera (o Commerciale senza vetri posteriori laterali) diventò un’antesignana delle station wagon compatte.
IN 20 ANNI, CREATI OLTRE 4 MILIONI DI ESEMPLARI
Dopo la Giardiniera, la gamma della Nuova 500 ha continuato, con il tempo, ad evolversi con le serie D, F, L e R.
In quasi 20 anni di produzione, la Nuova 500 fu costruita in oltre 4 milioni di esemplari, diventando a tutti gli effetti l’auto che ha rappresentato al meglio il boom economico italiano.
È stata la prima auto per centinaia di migliaia di automobilisti, che impararono con essa a fare la doppietta e, questo, fu anche sinonimo di grande praticità unita ad un prezzo di acquisto alla portata di “quasi” tutti.
Dopo la scomparsa dai listini nel 1975, il 4 luglio del 2007, ben 32 anni dopo, la Fiat ha riportato in vita la 500, con la trazione e motore anteriori. Ancora oggi rimane una delle auto più popolari, che hanno fatto la storia. e che sono tuttora presenti in Italia: basi pensare soltanto che, nei primi sei mesi dell’anno, è stata la quinta auto più venduta in Italia.
Servizio a cura di Antonello Preteroti